Lost in Shinjuku - Tadashi Onishi
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Nell’ambito di Trieste Photo Days 2017, la piattaforma Exhibit Around ha gestito la call TPD Book Award 2017 per la selezione di un progetto fotografico autoriale da produrre come libro. Il progetto vincitore è stato Lost in Shinjuku del fotografo giapponese Tadashi Onishi. Il progetto documenta con un magnifico bianco e nero il senso di vuoto nella routine della Tokio contemporanea.
Dall’introduzione di Maurizio Galimberti:
“Bellissimo lavoro, carico di angosce e inquietudini.
Le immagini in dittico di Tadashi Onishi portano a dialogare grandi scritture con piccole e intime scritture, restituendo al lettore la durezza della quotidianità.
Tadashi si rivela grandissimo fotografo, figlio della lezione di Eikoh Hosoe e della scuola che ne è scaturita, ma a differenza di Hosoe le foto di Onishi sono pregnanti del malessere del vivere attuale.
Possiamo però riconoscere in alcune sue immagini spunti onirici e positivi, come la pioggia, un fiore che spunta dall’asfalto, un volo liberatorio di uccelli.
Questo progetto mi ha emozionato tantissimo, grazie Tadashi!”
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LostInShinjuku
Scheda tecnica
- Casa editrice
- TPD Book Award
- Anno
- 2017
- Pagine
- 68
- Dimensioni
- 29,7x21 cm (A4)
- Rilegatura
- Brossura - Copertina flessibile con plastificazione opaca
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Nell’ambito di Trieste Photo Days 2017, la piattaforma Exhibit Around ha gestito la call TPD Book Award 2017 per la selezione di un progetto fotografico autoriale da produrre come libro. Il progetto vincitore è stato Lost in Shinjuku del fotografo giapponese Tadashi Onishi. Il progetto documenta con un magnifico bianco e nero il senso di vuoto nella routine della Tokio contemporanea.
Dall’introduzione di Maurizio Galimberti:
“Bellissimo lavoro, carico di angosce e inquietudini.
Le immagini in dittico di Tadashi Onishi portano a dialogare grandi scritture con piccole e intime scritture, restituendo al lettore la durezza della quotidianità.
Tadashi si rivela grandissimo fotografo, figlio della lezione di Eikoh Hosoe e della scuola che ne è scaturita, ma a differenza di Hosoe le foto di Onishi sono pregnanti del malessere del vivere attuale.
Possiamo però riconoscere in alcune sue immagini spunti onirici e positivi, come la pioggia, un fiore che spunta dall’asfalto, un volo liberatorio di uccelli.
Questo progetto mi ha emozionato tantissimo, grazie Tadashi!”